Descrizione dell'attrazione
La Basilica di San Demetrio è uno dei santuari più importanti della città greca di Salonicco. Il tempio fu consacrato in onore del grande martire Demetrio di Salonicco, venerato dagli abitanti di Salonicco come loro patrono. Tra gli altri monumenti paleocristiani e bizantini a Salonicco, la Basilica di San Demetrio è un patrimonio mondiale dell'UNESCO.
La Basilica di San Demetrio fu costruita sul sito delle terme romane, dove nel 303 fu imprigionato in uno dei locali, e poi San Demetrio fu martirizzato. Il primo tempio qui eretto (presumibilmente nel 313-323) era solo una piccola cappella, ma già all'inizio del V secolo fu sostituita da una basilica a tre navate. Secondo la leggenda, durante la costruzione dell'altare del tempio nel luogo della presunta sepoltura di Demetrio, furono ritrovate le reliquie del santo e deposte in un ciborio d'argento.
Nella prima metà del VII secolo, l'antica basilica fu completamente distrutta da un incendio e ricostruita con alcune modifiche architettoniche - trasformata in una basilica a cinque navate. Durante l'incendio andò perduto anche il ciborio e le reliquie del santo furono deposte in una tomba marmorea. La decorazione interna della basilica fu finalmente completata solo nel IX secolo. Poco dopo, alla chiesa fu aggiunta una piccola basilica a tre falde: la cappella laterale di Sant'Eufemia. Alla fine del XII secolo, le reliquie di San Demetrio furono portate in Italia e restituite a Salonicco solo alla fine del XX secolo.
Nel 1493, la Basilica di San Demetrio, come la maggior parte delle chiese cristiane durante la dominazione turca, fu trasformata in una moschea - Kasymye-jami, ei magnifici mosaici e pitture murali sono nascosti dietro uno spesso strato di intonaco o semplicemente distrutti. Da notare che in questo periodo ai cristiani era consentito l'accesso al cenotafio di San Demetrio, situato in una piccola cappella laterale con ingresso separato. L'antico santuario tornò ai cristiani solo dopo la liberazione della città nel 1912.
Sfortunatamente, il famigerato incendio devastante di Salonicco nell'agosto 1917 distrusse anche una parte significativa della Basilica di San Demetrio. I lavori di restauro sono durati diversi decenni, ma di conseguenza è stato possibile preservare le parti originali del tempio sopravvissute all'incendio e ricreare con grande precisione l'aspetto architettonico generale della basilica del VII secolo. Nel corso dei lavori sono stati scoperti l'ingresso della cripta e molti reperti unici, oltre a mosaici miracolosamente conservati e diversi affreschi. Alcuni dei mosaici adornano ancora l'interno della basilica, mentre alcuni si possono vedere scendendo nella cripta, dove oggi si trova un piccolo ma interessantissimo museo archeologico, che espone sculture, mosaici, vari cimeli ecclesiastici, documenti storici, eccetera. Molto interessante è però anche la cripta stessa, dove, come si crede, riposarono per qualche tempo le spoglie di San Demetrio, e ancora oggi si può vedere una conchiglia marmorea, destinata a raccogliere il mondo che scorre dalle reliquie del santo.