Descrizione dell'attrazione
Uno dei monumenti più interessanti del periodo paleocristiano a Salonicco è senza dubbio la Chiesa di San David. Il tempio si trova nel centro storico della città ed è sotto la giurisdizione della metropoli di Tessalonica.
Originariamente consacrata in onore di Cristo Salvatore, la Chiesa di San David fu edificata verso la fine del V-inizio VI secolo sui resti di una struttura di epoca romana e fu il catholicon del Monastero di Latomu (purtroppo, la Chiesa di San David è l'unico edificio del complesso monastico che è sopravvissuto fino ad oggi). La chiesa originaria era una struttura quadrata con abside nella parte orientale e ingresso sul lato occidentale, il tetto del tempio era coronato da una cupola (poi sostituita da un tetto di tegole). Presumibilmente nel XVI secolo, la parte occidentale della chiesa fu distrutta e l'ingresso fu spostato sul lato sud.
Durante il periodo della dominazione turca, come la maggior parte delle chiese cristiane di Salonicco, la chiesa fu trasformata in una moschea e antichi mosaici e affreschi furono nascosti dietro uno strato di intonaco. Il tempio fu restituito alla Chiesa greco-ortodossa solo dopo la liberazione della città. Nel 1921 la chiesa fu riconsacrata, e fu allora che assunse il nome attuale. Nel 1988 la Chiesa di San David, insieme ad altri monumenti paleocristiani e bizantini della città di Salonicco, è stata inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO.
Essendo uno dei più antichi esempi di chiesa con cupola a croce, oggi la Chiesa di San David è di grande interesse architettonico. Da segnalare anche l'alto valore artistico dei magnifici mosaici (V-VI sec.) e dei singolari affreschi (XII sec.), molto ben conservati fino ad oggi sotto uno spesso strato di intonaco. Un'attenzione particolare merita senza dubbio il mosaico che decora l'abside, noto come la "Visione di Ezechiele" (o "Gloria del Signore") raffigurante il Cristo giovane, così come gli affreschi "Il bagno di Cristo" (scritti sulla base del racconto apocrifo dal "Protovangelo di Giacomo") e "La Natività di Cristo".