Skete Eremo delle Carceri descrizione e foto - Italia: Assisi

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Skete Eremo delle Carceri descrizione e foto - Italia: Assisi
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Video: Una visita all'Eremo delle Carceri, Assisi, Umbria 2024, Settembre
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Skeet Eremo delle Carcheri
Skeet Eremo delle Carcheri

Descrizione dell'attrazione

L'Eremo delle Carceri è un piccolo eremo situato in una gola boscosa ai piedi del Monte Subasio in Umbria, a 4 km da Assisi. Tutta questa area naturale, a forma di un enorme buco a forma di foglia a quattro foglie, è chiamata "Gola del diavolo". E la parola "karcheri" nella traduzione dalla lingua latina significa "un luogo isolato, una prigione".

Nel XIII secolo San Francesco d'Assisi vi ritornò più volte per pregare e meditare, come fecero molti eremiti prima di lui. Quando arrivò qui per la prima volta nel 1205, l'unico edificio locale era una piccola cappella costruita nel XII secolo. Presto altri eremiti seguirono il santo e trovarono rifugio in grotte isolate. La cappella fu chiamata Santa Maria delle Carceri perché le grotte in cui vivevano i monaci sembravano prigioni sotterranee.

Probabilmente nel 1215 questo luogo, insieme alla cappella, fu donato a San Francesco dall'Ordine Benedettino. Poi gli consegnarono la chiesetta di Porciunculu, situata più in basso nella valle. Lo stesso Francesco d'Assisi dedicò la sua vita alla predicazione e all'opera missionaria, ma si ritirò a Karcheri più di una volta per stare solo con Dio. Sul ponte di pietra si può ancora vedere una quercia, tra i cui rami vivevano gli uccelli, con la quale, secondo la leggenda, comunicava il santo.

Intorno al 1400 San Bernardino da Siena vi fece costruire un piccolo monastero con piccoli cori con sedili lignei e un semplice refettorio che conserva ancora tavole quattrocentesche. Fece anche erigere la chiesa di Santa Maria delle Carceri, nella quale oggi si può vedere la pala d'altare raffigurante la Vergine Maria con il Bambino.

Nei secoli successivi furono eretti diversi edifici intorno alla grotta di San Francesco e all'originaria cappella, che entrò a far parte di un vasto complesso monastico ancora oggi esistente. Nonostante il fatto che i monaci vivano qui oggi, i visitatori sono sempre i benvenuti.

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