Descrizione dell'attrazione
Il Parco degli Orobi in provincia di Bergamo si estende su un'area di 71mila ettari all'estremità meridionale dell'omonima catena montuosa. Qui scorrono le valli Brembana, Seriana e Scavale, i fiumi Brembo, Serio e Dezzo, e alcuni loro affluenti si fanno strada nelle valli limitrofe. Il Parco degli Orobi confina a ovest con la vasta Valsassina, a nord con la Valtellina e a est con la Val Camonica. Comprende 44 comuni.
Il paesaggio del parco può essere suddiviso in due zone, ognuna delle quali ha i propri tratti caratteristici. A nord si trova la catena montuosa delle Alpi Orobi con le vette più alte Pizzo Coca, Pizzo Redorta e Punta di Ske. Altre montagne altrettanto pittoresche sono il Pizzo dei Tre Signori, l'ampia dorsale del Monte Cabianca, la colossale piramide del Diavolo di Trend, il Monte Gleno, il Monte Venerocolo e il Pizzo Tornello. Nella parte meridionale del parco, le montagne sono costituite da calcari dolomitici: qui spiccano le cime dell'Aralalt, dell'Arera, della Presolana e dei Campelli di Skilpario.
Una caratteristica distintiva del Parco degli Orobi è l'abbondanza di risorse idriche: torrenti, torrenti impetuosi e fiumi. Alcuni fiumi nascono da piccoli ghiacciai secolari e formano cascate spumeggianti, come la cascata del Serio in Valbondione, la più alta d'Italia (315 metri), o la cascata della Val Sambuzza a Pallari di Carona. Da ammirare anche i torrenti tempestosi che sgorgano attraverso pittoresche gole formate dallo scorrere dell'acqua per molte centinaia di anni - Dezzo in Val di Scavale o Enna in Val Taleggio. E inoltre, il parco conta oltre cento laghi, sia naturali che artificiali, realizzati dall'uomo per generare elettricità. Spiccano in particolare i laghi Barbellino, Coca, Venerokolo, Polzone, Fregabolgia e Gemelli.
Per la sua posizione geografica, l'abbondanza di risorse idriche e le diverse altezze, il Parco Orobi vanta un numero enorme di specie vegetali. Ad un'altitudine che va dai 600 ai 1500 metri, sulle pendici delle montagne, i faggi crescono insieme a carpini, noccioli, ontani, betulle e frassini. Lì puoi anche trovare foreste di conifere: questo è un vero regno di abeti. Le conifere, a proposito, crescono fino a un'altezza di 2 mila metri. E a tutti i livelli di alta quota puoi ammirare la lussureggiante flora alpina: viole, eterogenei, rododendri, campane, ecc. In estate i campi si ricoprono di margherite, ciclamini, gigli, stelle alpine, astri di montagna, ranuncoli. Puoi conoscere tutto il rigoglioso splendore del Parco degli Orobi percorrendo i sentieri appositamente studiati fino al Monte Arera e al Cai Bergamo.
La fauna del parco non è meno varia. Negli ultimi anni il numero degli ungulati è notevolmente aumentato, in particolare camosci e caprioli. È vero, il numero di uccelli selvatici, ad esempio la pernice greca, che è particolarmente sensibile ai cambiamenti negli ecosistemi, è diminuito. Oggi nel parco si possono trovare scoiattoli, volpi, ermellini, faine e faine, donnole e lepri. Sui pascoli sono di tanto in tanto visibili le marmotte, vigilate vigile dalle aquile reali che svettano nel cielo. Altri rapaci includono falchi, aquiloni, falchi e nottambuli.