Santuario di Monte D'Accoddi descrizione e foto - Italia: Sardegna

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Santuario di Monte D'Accoddi descrizione e foto - Italia: Sardegna
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Santuario di Monte D'Accoddi
Santuario di Monte D'Accoddi

Descrizione dell'attrazione

Lo ziggurat sardo, noto anche come Santuario di Monte D'Accoddi, è un antico monumento megalitico scoperto in Sardegna nel 1954 nei pressi della città di Sassari. Ha preso il nome di ziggurat per la sua forma di torre a più stadi.

Secondo gli scienziati archeologici, questo monumento, unico nella scala della regione mediterranea, è stato costruito circa 5,5 mila anni fa da rappresentanti della cultura di Ozieri, che aveva stretti legami con la Creta minoica e l'intero Mediterraneo orientale. Successivamente è stato più volte completato e parzialmente ricostruito. Le ultime ricostruzioni risalgono al 2600-2400 aC. - il periodo di massimo splendore della cultura di Abealzu Filigos.

Inizialmente erano presenti su questo territorio insediamenti della cultura di Ozieri, per lo più semplici case quadrate. Inoltre vi era una necropoli, costituita da tombe ipogee, e un santuario con menhir, lastre di pietra per sacrifici e palle di pietra. Alcuni studiosi suggeriscono che le sfere simboleggiassero il Sole e la Luna. Poco dopo fu costruita la prima ampia piattaforma a forma di tronco di piramide con un'altezza di circa 5 metri e una superficie di base di 27x27 metri. Su di essa vi era una piattaforma di 12,5x7,2 metri, dipinta con ocra e per questo chiamata "tempio rosso". Probabilmente all'inizio del III millennio a. C. ci fu un terribile incendio, le cui tracce sono ancora visibili oggi e che costrinse gli abitanti del luogo ad abbandonare questo luogo. Per diverse centinaia di anni, il tempio fu distrutto e ricoperto di terra e pietre: così si formò la seconda piattaforma, anch'essa a forma di piramide tronca con un'altezza di circa 10 metri e un'area di base di 36x29 metri. La forma complessiva dell'intera struttura ricorda le ziggurat della Mesopotamia, create nello stesso periodo.

Il santuario di Monte D'Accoddi rimase per un periodo un importante centro religioso, ma durante l'età del bronzo cadde nuovamente in rovina e fu abbandonato. Già nel 1800 a. C. la struttura fu distrutta e servì solo come luogo di sepoltura. Durante la seconda guerra mondiale, la parte superiore del tempio fu gravemente danneggiata, poiché in questi luoghi fu scavata una trincea per l'installazione di una batteria antiaerea. Fortunatamente, poco dopo la fine della guerra, iniziarono gli scavi archeologici su larga scala: il primo si svolse dal 1954 al 1958, e successivamente dal 1979 al 1990. A seguito di questi lavori, la ziggurat sarda è stata parzialmente restaurata, ed è oggi un'importante attrazione turistica dell'isola.

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